Gian Luigi Beccaria è un linguista e storico della lingua italiana.
Compie i propri studi tra Mondovì e Torino, ove si laurea in glottologia nel 1959 con Benvenuto Terracini (di cui ha curato la raccolta di saggi I segni e la storia).[1]
Dopo aver insegnato presso l'Università di Salamanca (Spagna) tra il 1960 e il 1963, prosegue la propria attività accademica all'Ateneo torinese dove dal 1970 è professore ordinario di Storia della lingua italiana. È membro dell'Accademia della Crusca.
Sia come linguista, che come critico letterario, collabora a numerosi periodici (tra gli altri L'indice, Sigma, Lingua e stile) e al quotidiano La Stampa (ha una rubrica fissa all'interno del settimanale Tuttolibri chiamata "Parole in corso").
Tra il 1985 e il 1988 e poi tra il 2002 e il 2003 ha partecipato al programma Parola mia condotto da Luciano Rispoli su RaiTre, in qualità di giudice-arbitro del gioco.
Nel 2007 ha vinto il Premio Nazionale Letterario Pisa nella Sezione Saggistica con il libro edito da Einaudi "Tra le pieghe delle parole".
Compie i propri studi tra Mondovì e Torino, ove si laurea in glottologia nel 1959 con Benvenuto Terracini (di cui ha curato la raccolta di saggi I segni e la storia).[1]
Dopo aver insegnato presso l'Università di Salamanca (Spagna) tra il 1960 e il 1963, prosegue la propria attività accademica all'Ateneo torinese dove dal 1970 è professore ordinario di Storia della lingua italiana. È membro dell'Accademia della Crusca.
Sia come linguista, che come critico letterario, collabora a numerosi periodici (tra gli altri L'indice, Sigma, Lingua e stile) e al quotidiano La Stampa (ha una rubrica fissa all'interno del settimanale Tuttolibri chiamata "Parole in corso").
Tra il 1985 e il 1988 e poi tra il 2002 e il 2003 ha partecipato al programma Parola mia condotto da Luciano Rispoli su RaiTre, in qualità di giudice-arbitro del gioco.
Nel 2007 ha vinto il Premio Nazionale Letterario Pisa nella Sezione Saggistica con il libro edito da Einaudi "Tra le pieghe delle parole".
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